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Punteggi dei critici
19 Rene Gabriel
Mein Eindruck im September 2015 an dieser Probe: Sattes, dunkles Granat, dichte Mitte, rubiner Rand. Verhaltenes Bouquet, trotzdem merkt man seine Tiefe und Grösse. Der Cabernet Sauvignon bewegt sich fast nur im schwarzbeerigen Bereich. Im Gaumen Pumpernickelbrot, schwarze Oliven, Korinthen und Rauchnoten. Im zweiten Ansatz nach etwa 10 Minuten; Kräutertöne, Minze und Cassis. Im Gaumen mächtig, behäbig und (noch) introvertiert. Eine Klasse für sich, der Nachhall ist bewegend. Bei mir liegt er klar an der schieren 20er-Grenze. 19/20 2020 – 2050
95 Robert Parker
The 2004 Latour is perhaps evolving slower than I expected, although it remains one of the finest Left Bank wines of the vintage. It has that quintessential graphite-scented bouquet intermixed with blackberry and cedar, although the liquorice note that I observed previously has receded. Again, there is wonderful definition. The palate is full-bodied but surprisingly more sultry than I expected, especially here where I was able to directly compare it with the other 2004 First Growths. It delivers the "authority" you expect from Latour, although I might be inclined just to give it another 2-3 years in bottle. Tasted September 2016.
95 Wine Spectator
Captivating aromas of currant, black licorice and spices, with just a hint of sweet tobacco. Full-bodied, with chewy tannins and a long, long finish. Structured and racy. Best after 2011. 10,000 cases made. JS
Produttore
Château Latour
Château Latour fa parte di una categoria a sé, producendo alcuni dei vini più potenti, complessi e irresistibili di Bordeaux. Per secoli Latour è stato il più grande Premier Cru del Médoc, se non di tutta la regione, producendo i rossi più straordinari del mondo anno dopo anno. Considerata la più antica proprietà vinicola di Pauillac, con una storia che risale al XIV secolo, negli anni si sono succeduti diversi proprietari, fino ad arrivare al 1993, quando François Pinault, un industriale francese miliardario, acquistò lo Château. Da allora, pur mantenendo viva la ricerca dell'eccellenza di Latour, Pinault ha apportato modifiche significative, con una ristrutturazione completa della cantina, della tinaia, delle strutture di vinificazione e delle aree di stoccaggio. Ha costruito una nuova sala di degustazione e ha ridisegnato l'architettura dell'edificio principal, e il lavoro di Pinault nell'ottica della modernizzazione continua. Oggi, il team di talento di Château Latour, motivato dalla ricerca della perfezione sia nel vigneto che in cantina, produce tre vini. Preferendo commercializzare i vini dopo l'imbottigliamento, Latour è stato il primo Château di Bordeaux a lasciare il sistema En Primeur, a partire dall'annata del 2012. Uno dei tre vini della produzione, Le Pauillac de Château Latour è un ottimo terzo vino, mentre Les Forts de Latour è un secondo vino decisamente notevole. Le Grand Vin è al vertice della produzione di Latour, e, come tale, è un rosso regale e concentrato, armoniosamente bilanciato, dalla raffinatezza sofisticata.