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Punteggi dei critici
98 Robert Parker
The 2005 Cabernet Sauvignon, which I loved last year, has gotten even better, something I saw across the board with the bottled 2005s (a superb year for Bordeaux varietals). This blend of 98% Cabernet Sauvignon and 2% Cabernet Franc was aged in 67% new French oak for 21 months. It possesses a gorgeous, Pauillac-like bouquet of cedar, creme de cassis, licorice, smoke, and earth as well as sweet tannins, full body, fabulous layers of fruit, a noble sweetness, and outstanding length. This 2005 can be drunk now or cellared for 25+ years.
95 Wine Spectator
Pure, rich and concentrated, offering a wonderful mix of cedar-laced currant, black cherry and wild berry fruit that's both intense and supple, with excellent depth, focus and persistence on the finish. Best from 2011 through 2018. 400 cases made. ?JL
Produttore
Screaming Eagle Winery
Di gran lunga il più conosciuto vino californiano che sia mai stato prodotto … fino ad ora, Screaming Eagle ha origini modeste, da quando Jean Philips, un agente immobiliare, comprò un vigneto di 57 acri ad Oakville nel 1986. Vendeva interamente tutte le uve prodotte ad altre cantine, fatta eccezione per quelle prodotte da un acro (0.40 ha) di Cabernet Sauvignon, da cui voleva fare il suo proprio vino. Heidi Peterson Barret divenne il vinificatore ed il 1992, la prima annata, fu posta sul mercato nel 1996. Fu subito recensito da Robert Parker, che gli attribuì un incredibile punteggio di 99 punti, descrivendolo come “uno dei più grandi Cabernet che io abbia mai assaggiato." Da quel momento in poi, “l’aquila” spiccò il volo. Jean ripiantò i suoi vigneti nello stesso anno (1995) a 3 varietà per produrre l’eccezionale numero di 200 casse per annata (che oggi raggiunge i 600-700 ). Ancora ai nostri tempi, rimane il più costoso vino rosso della California sul mercato secondario. Nonostante gli stili estroversi di altri vini famosi della California, Screaming Eagle resta uno dei più eleganti e bilanciati. Nel 2006, l’azienda fu acquistata da Charles Banks e Stan Kroenke, che hanno poi assunto Michel Rolland come consulente enologo. Charles vendette le sue quote nel 2009, facendo di Stan l’unico proprietario.