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Punteggi dei critici
94 Vinous
The 2019 La Dominique presents a composed nose of blackberry and blueberry fruit, touches of cedar and sous-bois and a hint of humidor, complex and quite mercurial. The palate is medium-bodied with plush tannins, savory red fruit mixed with black pepper and sage, good depth, and a spicy, persistent finish. This has a promising future ahead of it.
93 Robert Parker
The third vintage produced by the new team that is trying to take this irregular estate adjacent to Cheval Blanc to new heights is the 2019 La Dominique. Offering up aromas of sweet berries, cherries, mocha and spices, it's medium to full-bodied, velvety and seamless, with juicy acids, supple tannins and an elegantly gourmand profile. This is a terrific effort that shows that this estate's fine performance in vintages such as 1998, 1990 and 1989 is not a thing of the past.
89 Wine Spectator
A velvety and broad offering, with a mix of melted licorice, warmed plum and mulled blackberry notes. The toasty finish shows flickers of cedar and alder. Merlot, Cabernet Franc and Cabernet Sauvignon. Drink now through 2032. 6,200 cases made. — JM
Produttore
Château La Dominique
Situato nella parte occidentale di Saint-Émilion, al limitare della denominazione di Pomerol, Château La Dominique prende il proprio nome dall’isola caraibica in cui il primo proprietario aveva fatto fortuna. Il vigneto è circondato da altre tenute famose come Château Cheval Blanc e Château-Figeac a ovest, Château La Conseillante e Château L'Évangile a nord. Clément Fayat rimase totalmente affascinato da La Dominique durante una visita e, nel 1969, riuscì infine ad acquistare la tenuta. Questo superbo terroir, costituito da ghiaia profonda e sabbia, è piantumato a Merlot e Cabernet Franc. La combinazione di questi due vitigni, accompagnata da un lavoro meticoloso in vigneto e in cantina, ci offre un vino i cui equilibrio e fruttata esuberanza restano impressi anche nel connoisseur più esigente. Imprenditore esperto, nel 2010 Clément Fayat ha deciso di avviare un programma di ristrutturazione particolarmente ambizioso (in collaborazione con l’architetto Jean Nouvel) che andasse di pari passo con i miglioramenti del suo vino. Oggi la moderna cantina rossa è dotata di una grande sala di fermentazione, un’accogliente area reception e un fantastico ristorante.