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Punteggi dei critici
98 Da Robert Parker
The 2008 Romanee-Conti offers an uncanny amalgam of viscosity and velvety texture with fresh fruit vivacity, buoyancy, and ethereal florality. “I think this is the loveliest Romanee-Conti we have made in many years,” remarks de Villaine. It is what it is, he suggests, “for me, the wine with a capital ‘W,’ whereas it’s hard to pull-out the individual parts.” Granted, but it’s my professional duty to try. Black currant and rhubarb; saline meat stock; perfume of peony, iris, and rose; myriad spices; and a crystalline sense of shimmering mineral elements such as one more usually associates with a great white wine are all part of the allure to a kaleidoscopically complex, youthfully harmonious wine that soars and floats for a finale. This will be savored – and much talked-about – for several decades.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.