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Punteggi dei critici
95 Robert Parker
Plums, blackberries, dark cherries, spices, and chocolate emerge from the rich aromas of the 2003 Romanee-Conti. A penetrating, medium to full-bodied, fleshy wine, it possesses, according to Aubert de Villaine, the estate?s co-director, the highest level of natural acidity (closely followed by the Richebourg) of the domaine?s 2003s. An enormously structured (verging on firm) effort, it offers cassis liqueur, spice, black cherry, and plum flavors. Its finish, marked by solid tannin, is impressively persistent. Projected maturity: 2014-2030+.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.