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Punteggi dei critici
95 Wine Spectator
Incredibly subtle, lean and tart, the gorgeous red cherry, plum and cedar flavors already emerging from behind a screen of tannin that will need until 1993 to begin to soften toward drinkability. Has the generosity to warrant the cellaring, and the grace and harmony to become a lovely wine with age. ?
94 Robert Parker
The Romanee-Conti is very backward in 1986. The fabulous nose of oriental spices, new oak, and ripe fruit is amply displayed, but on the palate the wine is tight, hard, and very rich but still mostly inaccessible. It has a smashingly long finish and should be drinkable between 1993 and 2010. This is among the few superstars of this vintage, but the 1986 is not for drinking soon-patience is most definitely required.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.