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Punteggi dei critici
94 Robert Parker
PRODUCTION: 2,017 cases. A healthy, medium to dark garnet color with considerable rust and brown at the edge is typical of a 26-year old, high class red Burgundy. A pungent, smoked duck, Asian spice, sweet, red and black fruit, caramel-like bouquet explodes from the glass. If there is ever a wine that can be said to reek of terroir, it is this 1969. From one of the more structured vintages in the last 25 years (let's hope the finest 1993s turn out this well), this fully mature, medium to full-bodied La Tache still retains some tannin. It is beautifully sweet, expansive, and rich, with complex aromatics. If the flavors deliver outstanding ripeness and complexity, the tannin in the more rustic finish is obtrusive. I would not push this wine's longevity curve any further given the fact that this example was from a magnum in pristine condition. It is a terrific La Tache that proves that in some instances, great red Burgundy can last for 25+ years.
86 Wine Spectator
Still fruity and somewhat light-bodied, but it is fresh, with a lemony, zesty, vibrant core, showing good red berry flavor but not much terroir complexity. Turns a bit dry and hot on the slightly raw finish.--La T?che vertical. Drink now through 2005. ?PM
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.