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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
I have never been treated to such a profusion of floral perfume from this legendary site as rose over the glass of 2007 Romanee-Conti. Hyacinth, rose, gladiola, and iris are underlain by scents of moss-covered, damp stone, wild ginger, and diverse tiny red fruits. “Romanee-Conti c’est le nez,” remarks de Villaine of this almost ethereal Pinot. The contrast with the more fleshly La Tache could not be more dramatic. But this doesn’t pull back on its silken-textured palate, either – far from it: along with persistent inner-mouth profusion of floral perfume come savory, irresistibly juicy raspberry and pomegranate as well as an impression of marrow-rich, multi-boned meat stock. A wafting, wave-like finish harbors the sort of exhilarating sheer refreshment one looks for in white wine, and a kaleidoscopic interchange of colorful floral, spice, fruit, carnal, and mineral elements such as few wines of any sort can deliver.
96 Wine Spectator
Delivers beautiful perfumed aromas of rose, sandalwood and spice. All silk, class and finesse, this red is concentrated yet detailed and just keeps unfolding with incredible length and sweetness.—Non-blind 2007 DRC tasting (February 2010). Best from 2014 through 2032. –BS
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.