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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
Deep garnet colored, the 2010 Canon features wonderfully expressive notes of dried mulberries, stewed plums and baked black cherries with hints of mocha, bay leaves and fallen leaves. Full-bodied, opulent and super spicy, it has a plush texture with a racy line supporting the hedonic fruit, finishing with jaw-dropping persistence. <br/>
18 Rene Gabriel
Noch selten war ein Canon so dunkel als Primeurmuster, sattes Purpur-Violett. 14.8 % Volumen. 75 % Merlot, 25 % Cabernet Franc. Malziges Bouquet, dunkle Schokonoten und reife Pflaumen. Im Gaumen füllig mit pfeffrigem Extrakt, eine tolle Süsse im fetten Extrakt, feine Bitterkeit die Reserven anzeigt. (18/20). 12: Mittleres Granat-Lila, feiner Rand. Ausladendes, fast buttriges Bouquet, viel blaue Beeren, eine faszinierende Süsse aufweisend, ein Hauch Kokos schwingt mit. Feiner, seidiger Gaumen, zeigt viel Eleganz und Finessen. Hat jetzt schon seine Harmonie gefunden und geht in Richtung grosse Klassik. Was ihn dann an seine alten, legendären Jahrgänge erinnern wird.
94 Wine Spectator
Ripe, with dark blackberry and linzer torte fruit laced nicely with the racy, mouthwatering acidity and strong graphite spine of the vintage. Long, driven and very solid, with serious, charcoal-tinged grip. —J.M.
Produttore
Château Canon
Questa tranquilla tenuta di St. Émilion, situata vicino al centro del villaggio è di proprietà dalla famiglia Wertheimer, proprietaria di Chanel SA, che possiede anche Château Rauzan Ségla a Margaux. Sebbene abbia una considerevole quantità di Merlot (75%) nei suoi 32 ettari di vigneti, produce vini caratterizzati da uno stile diverso da quello di molte altre tenute di St. Émilion, nel senso che i suoi vini tendono ad essere fermi, tagliati e intrisi della loro giovinezza, piuttosto che voluttuosi e rotondi come molti altri. Ne risulta un certo sapore che è più un sapore Médoc rispetto a quello dei suoi pari. È anche uno dei migliori Château con accesso diretto alle incredibili cave di calcare, che si estendono per oltre 70 ettari sotto il centro della città. Il calcare fu in origine estratto per costruire St. Émilion, Libourne ed i vicini villaggi, e le cave venivano utilizzate per nascondere sia le persone che il vino durante la 2ª Guerra Mondiale. Dall’annata 1996, la qualità di Canon è diventata sempre più elevata a seguito dei considerevoli investimenti fatti dalla famiglia per modernizzare le cantine, ripiantare e riorganizzare i vigneti ed anche per aggiungere ulteriori appezzamenti provenienti da Curé Bon, uno Château limitrofo.