Close
Punteggi dei critici
94 Robert Parker
The 2014 Canon has a very well-defined, precise bouquet with ebullient raspberry and wild strawberry scents infused with minerals. The aromatics here are utterly captivating. The palate is medium-bodied with fine tannin and very well-judged acidity. There is tension and poise to this Saint Emilion, gently fanning out with a delicate spicy finish that lingers long in the mouth. Though surely destined to be over-shadowed by the extraordinary 2015, this Canon deserves a berth in your cellar.<br/>
94 Wine Spectator
A fresh, pure style, with lots of floral and black tea notes out front, followed by a tightly focused beam of red currant, plum and raspberry coulis flavors. The finish sports a mouthwatering chalky spine and lovely perfume that should develop more with time. For fans of minerality. Best from 2022 through 2032.—J.M - 6,665 cases mad
17 Rene Gabriel
Tiefes Purpur, satt in der Mitte, Granatschimmer am Rand. Ausladendes, holundriges Bouquet, Brombeerengelee, mittlere Tiefe anzeigend. Im Gaumen mit unerhört viel Charme. Setzt auf Eleganz. Ich hätte da mehr Aromendruck im Finish erwartet. Aber man kann sich ja noch von diesem sehr noblen Wein in seiner Reife überraschen lassen. 17/20 2021 – 2038
Produttore
Château Canon
Questa tranquilla tenuta di St. Émilion, situata vicino al centro del villaggio è di proprietà dalla famiglia Wertheimer, proprietaria di Chanel SA, che possiede anche Château Rauzan Ségla a Margaux. Sebbene abbia una considerevole quantità di Merlot (75%) nei suoi 32 ettari di vigneti, produce vini caratterizzati da uno stile diverso da quello di molte altre tenute di St. Émilion, nel senso che i suoi vini tendono ad essere fermi, tagliati e intrisi della loro giovinezza, piuttosto che voluttuosi e rotondi come molti altri. Ne risulta un certo sapore che è più un sapore Médoc rispetto a quello dei suoi pari. È anche uno dei migliori Château con accesso diretto alle incredibili cave di calcare, che si estendono per oltre 70 ettari sotto il centro della città. Il calcare fu in origine estratto per costruire St. Émilion, Libourne ed i vicini villaggi, e le cave venivano utilizzate per nascondere sia le persone che il vino durante la 2ª Guerra Mondiale. Dall’annata 1996, la qualità di Canon è diventata sempre più elevata a seguito dei considerevoli investimenti fatti dalla famiglia per modernizzare le cantine, ripiantare e riorganizzare i vigneti ed anche per aggiungere ulteriori appezzamenti provenienti da Curé Bon, uno Château limitrofo.