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Sori Tildin 2005 75cl

DOC | Langhe | Piemonte | Italia
Esaurito
Punteggi dei critici
95 Robert Parker
The 2005 Sori Tildin appears to be incredibly primary and youthful. Floral aromatics meld seamlessly into freshly cut roses, raspberries, licorice, tar and menthol. This graceful, feminine wine reveals tons of elegance and finesse in an understated style. Today the Sori Tildin shows a touch more oak than the other single-vineyard wines, which suggests it may not quite have the stuffing of the very finest vintages. Still, this remains a vibrant and very Piedmontese wine in need of only one thing, and that is a long slumber in the cellar. Anticipated maturity: 2017-2035.
95 Robert Parker
The 2005 Sori Tildin appears to be incredibly primary and youthful. Floral aromatics meld seamlessly into freshly cut roses, raspberries, licorice, tar and menthol. This graceful, feminine wine reveals tons of elegance and finesse in an understated style. Today the Sori Tildin shows a touch more oak than the other single-vineyard wines, which suggests it may not quite have the stuffing of the very finest vintages. Still, this remains a vibrant and very Piedmontese wine in need of only one thing, and that is a long slumber in the cellar. Anticipated maturity: 2017-2035.
83 Wine Spectator
Loads of fruit on the nose, with plenty of toasted oak. Full-bodied, with chewy tannins and a long finish, but a slightly green, woody character turns the wine a bit papery and dry. Will it come around? Best after 2004. –JS
83 Wine Spectator
Loads of fruit on the nose, with plenty of toasted oak. Full-bodied, with chewy tannins and a long finish, but a slightly green, woody character turns the wine a bit papery and dry. Will it come around? Best after 2004. –JS
Produttore
Gaja
Il Barbaresco non sarebbe lo stesso senza la fama iconica di Gaja. Questa antica tenuta non solo ha attirato l'attenzione in tutto il mondo sulla regione, ma ha anche mostrato la qualità raggiungibile non solo con il Nebbiolo, ma anche con varietà "esterne". La storia è iniziata oltre 150 anni fa, quando Giovanni Gaja fondò la cantina nel 1859 per accompagnare il cibo nel suo ristorante. Oggi la società è gestita dalla quarta e quinta generazione, Angelo Gaja e i suoi figli. Nel corso degli anni, il nome Gaja è cresciuto per rappresentare non solo una qualità eccezionale, ma sapori unici e intriganti che sono diversi da tutti gli altri della regione. I vini da singolo vigneto sono un assemblaggio di Nebbiolo e Barbera, come tutti i vini prodotti prima dell'introduzione della denominazione DOCG. Questa denominazione fu stabilita nel 1966 e i vini devono essere Nebbiolo al 100%. Per questo motivo Gaja declassò la maggior parte dei suoi vini da singolo vigneto e acquisì invece la denominazione Langhe Nebbiolo DOC, allo scopo di raggiungere lo stile specifico desiderato. Gaja produce attualmente un totale di dodici diversi vini piemontesi, nonché sette vini toscani a Montalcino e Bolgheri.