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Punteggi dei critici
97 Da Robert Parker
The Montrachet was picked on 6 September at a respectable 37.1hl/ha. Lucid in colour, perhaps a little deeper than expected, it has a multi-faceted nose that you have to monitor over one hour. Hints of almond and butterscotch emerge at first, then salted caramel, pralines and peach skin. It is mercurial and utterly alluring. The palate is intense on the entry and immediately expresses a sense of vitality and tension. This Montrachet is suffused with great weight in the mouth with subtle touches of orange peel, almond and hazelnut that ebb with time. It mellows in the glass but never dispensing with one iota of tension, yet seeming if anything to gain in volume. This epitomizes great Montrachet. 265 cases produced. Drink 2016-2030+.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.