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Clos de la Roche 2005 75cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
98 Robert Parker
The estate?s flagship 2005 Clos de la Roche Cuvee Vieilles Vignes surges from the glass in an aromatic tidal wave of liqueur-like black raspberry essence, cinnamon spice, praline, chocolate and heady floral sweetness. Incontrovertibly fat and full, not about clarity or discretion but rather about thick, sumptuous layers of flavor that blanket the palate, this will not be every taster?s idea of a great Burgundy ? or perhaps even a good time. Still, there is lift, bright juiciness and a sense of emerging elegance in a finish where sheer intensity and unabashed richness rule but neither the fruit nor tannins are the least bit coarse, and stony, chalky underpinnings break the surface with their own sort of austere beauty. (Thankfully, there is roughly ten times the amount of this wine as of Clos St.-Denis.)
Produttore
Domaine Ponsot
Una delle tenute più radicali di tutta la Borgogna, il Domaine Ponsot è stato gestito per circa vent’anni da Laurent Ponsot, uomo elegante, raffinato e individualista. La tenuta fu creata nel 1872 da suo prozio William Ponsot, originario di Saint Romain. Fatto insolito rispetto a quanto avveniva allora, fin dall’inizio imbottigliarono in proprio una parte dei loro vini, ma solo per il consumo familiare o per i loro ristoranti (a quei tempi possedevano un franchising di buffet di stazione nel nord Italia). In termini di vinificazione, Laurent è sempre stato un purista. Tuttavia, non ha mai spiegato nel dettaglio cosa facesse esattamente: probabilmente gli piaceva mantenere il segreto, ma magari desiderava semplicemente che il vino parlasse per se stesso piuttosto che sezionarlo in un’analisi passo per passo delle tecniche di vinificazione, sostenendo la teoria secondo cui “la somma è maggiore delle singole parti”. In generale, preferiva che le uve parlassero da sole. Dal 2005 i suoi vini vanno alla grande in ogni singola annata. Nel 2017 Laurent Ponsot ha terminato le sue attività presso il Domaine e la gestione della tenuta è rimasta nelle mani della sorella Rose-Marie Ponsot, aiutata da Alexandre Abel.