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Barolo Granbussia Riserva 1997 75cl

DOCG | Barolo | Piemonte | Italia
Esaurito
Punteggi dei critici
98 Wine Spectator
Medium ruby color. Raisin, spice and cedar aromas turn to flowers, blackberry and cherry. Full-bodied, with masses of chewy tannins, yet they are velvety and long. Loads of character. Loads of richness. A massive wine. Full-throttle red.--1997 Italian blind retrospective. Best after 2010. 770 cases made. –JS
92 Robert Parker
Granbussia, the Barolo Riserva of the house, is made principally from the grapes of the Romirasco vineyard, the estate’s highest, and the altitude was obviously of real assistance in the unusually hot year of 1997. The 1997 Barolo Riserva Granbussia, quite fresh for the vintage, features a sweet, ripe, floral and tarry nose, fine cherry and plum fruit on the rich and full-bodied palate along with minerals, herbs, licorice, and asphalt. Though always a long-lived wine, it generally comes around earlier than Vigna Cicala, and I would choose to drink the wine between 2005 and 2020.
Produttore
Poderi Aldo Conterno
Nel 1961, Aldo Conterno rilevò la Giacomo Conterno, la tenuta della sua famiglia, insieme a suo fratello Giovanni. Tuttavia, diversi anni dopo, le strade dei due fratelli si divisero, a causa di un disaccordo sugli stili di vinificazione: mentre Aldo Conterno era stato ispirato dalle innovazioni moderniste di Angelo Gaja di Barbaresco, suo fratello Giovanni preferiva metodi tradizionali più rigorosi. Così, nel 1969, Aldo Conterno fondò la propria cantina omonima, i cui vigneti si estendono su 25 ettari di terreno e sono situati nel paese di Monforte d'Alba, più precisamente a Bussia. La proprietà collinare è caratterizzata da strati alternati di sabbia e marna calcarea. I siti più pregiati, denominati Cicala, Colonello e Romarisco, sono utilizzati nella produzione di Barolo longevo e intenso. La tenuta è nota per il suo approccio draconiano alla selezione delle uve, arrivando delle volte a scartare fino al 50% dei grappoli. Ciò ha portato a una graduale riduzione della loro produzione, dalle 200.000 bottiglie del 2000 alle circa 80.000 bottiglie all'anno attuali. Negli ultimi anni, sono stati anche introdotti l’uso di rotofermentatori e la fermentazione a temperatura controllata per produrre vini più facili e meno tannici. Nel 2012, Aldo è morto all'età di 81 anni, ma la sua eredità è tuttora portata avanti dai suoi tre figli.