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Punteggi dei critici
100 Wine Spectator
Exotic scents of apricot, pineapple, citronella and honey are still marked by oak. On the palate, this is rich and creamy, almost massive, but unfolds in waves, with fine structure and a long mineral finish. All the elements are there for a great future. As perfect a young white Burgundy as I have tasted.—Non-blind 2005 DRC tasting (February 2008). Best from 2014 through 2032. –BS
100 Wine Spectator
Exotic scents of apricot, pineapple, citronella and honey are still marked by oak. On the palate, this is rich and creamy, almost massive, but unfolds in waves, with fine structure and a long mineral finish. All the elements are there for a great future. As perfect a young white Burgundy as I have tasted.—Non-blind 2005 DRC tasting (February 2008). Best from 2014 through 2032. –BS
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.