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Punteggi dei critici
97 Robert Parker
Sumptuous aromas of spices, yellow plums and buttery toast are found in the nose of the medium to full-bodied 2003 Montrachet. A dense, layered, ample wine of awesome power, it is concentrated, spicy, and velvety-textured. Toasted pears, butter, vanilla, plump yellow fruits, melon balls, and notes of passion fruit make up its extremely extroverted flavor profile. Boasting terrific mouth-feel, it also possesses an exceptionally long, seamless finish. While it is difficult to assess the ageworthiness of such a big, super-ripe white Burgundy, it will unquestionably deliver loads of pleasure if consumed over the next decade and perhaps longer.
97 Robert Parker
Sumptuous aromas of spices, yellow plums and buttery toast are found in the nose of the medium to full-bodied 2003 Montrachet. A dense, layered, ample wine of awesome power, it is concentrated, spicy, and velvety-textured. Toasted pears, butter, vanilla, plump yellow fruits, melon balls, and notes of passion fruit make up its extremely extroverted flavor profile. Boasting terrific mouth-feel, it also possesses an exceptionally long, seamless finish. While it is difficult to assess the ageworthiness of such a big, super-ripe white Burgundy, it will unquestionably deliver loads of pleasure if consumed over the next decade and perhaps longer.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.