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DRC Echezeaux 2006 75cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
CHF 3’026.80
Punteggi dei critici
92 Robert Parker
Domaine De La Romanee-Conti's 2006 Echezeaux is significantly more perfumed and brighter than the corresponding Duvault-Blochet cuvee. Cherry, red raspberry, and grenadine in the nose are alluringly entwined with bittersweet, iris-like floral perfume and tinged with flattering, oak-enhanced nutmeg and vanilla. This displays the levity and textural refinement one comes to cherish in so many of the better wines of its vintage, and the persistent sense of florality perfectly suits the lift and vivacity of an invigoratingly lingering finish. At the same time, there is marrow-like meaty richness to add depth. The equilibrium here seems to me typically of 2006, too, but de Villaine also credits the equilibrium that the vines here ? now averaging 45 years of age ? have attained. There is more than enough tannin in place to match the wine's energy and to insure at least 10-12 years of delight, but this is much more immediately charming than the corresponding 2005.
92 Wine Spectator
Offers fine depth and length, exuding sweet cherry and strawberry flavors, with intensity and better integration of its tannins than the Vosne-Romanée.—Non-blind 2006 DRC tasting (February 2009). Best from 2013 through 2023. –BS
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.