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Punteggi dei critici
94 Robert Parker
The Romanee-Saint-Vivant was picked on 8 and 9 September at 24.7hl/ha. Now this has a very interesting bouquet, quite distinct from the Richebourg and the Grands Echezeaux. It is much more exuberant and lifted, very perfumed with fresh strawberry, red cherries, dried rose petals and a touch of quince. This is so lively and vivacious, as if it borrowed some of the succulence from the 2009 vintage. The palate is quite precocious on the entry, the mouth instantaneously tingling with glee. There is a beautiful crescendo before fanning out towards its silky caressing finish. There is something playful and joyous about this Romanee-Saint-Vivant, carefree and alluring, a wine to be enjoyed as much as respected. 1,164 cases produced. Drink 2016-2035.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.