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Punteggi dei critici
93 Da Robert Parker
The 1994 Montrachet, from 25 hectoliter/hectare yields, has a deep mineral spice on the nose with touches of star anise and orange blossoms. In the mouth, it displays an awesome silky texture and good length, with touches of nuts and spices. This full-bodied wine has the components to be a great Montrachet, but it lacks the necessary drive to carry the fruit through to its summit. My impression is that this wine will age gracefully for 10+ years. The most expensive dry white wine made in the world, the Domaine de la Romanee-Conti's Montrachet always faces high, if not unrealistic expectations. The gracious Aubert de Villaine, one of the owners of the domaine, was kind enough to allow me to taste the 1994 and 1995 Montrachet's side by side.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.