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Punteggi dei critici
95 Da Robert Parker
Raphaël Coche-Dury describes this as the most challenging vintage of his career to date, but the 2013 Corton-Charlemagne Grand Cru is showing very well, unfurling in the glass with notes of yellow orchard fruit, mandarin and lemon oil, almond paste and subtle top notes of petrol and white flowers. On the palate, the wine is full-bodied, layered and intense, with an ample mid-palate, juicy acids, chewy extract and a long, saline finish. This isn't as structurally taut as the best vintages, so it will be a comparatively precocious rendition of this reliably long-lived cuvée, but it should deliver great pleasure over two decades or more.
Produttore
Domaine Coche-Dury
Coche-Dury non è solo uno dei produttori più iconici di tutta la Borgogna, ma anche uno dei più enigmatici. Sembra quasi che per riuscire ad attraversare le porte delle sue cantine si debba vincere alla lotteria. La tenuta non ha un indirizzo e-mail e l’unico modo per riuscire ad avere un appuntamento è via fax. Forse. Ma è improbabile. Alla tenuta sono anche incredibilmente umili. Conoscono bene la grandezza dei loro vini, ma sono ancora dei semplici “vignaioli”. Quello che più gli importa è lavorare le viti e permettere alle uve di esprimere al meglio il terroir. Jean-François Coche, patriarca della tenuta, iniziò a lavorare con il padre nei primi anni Settanta. Nel 1975 sposò Odile Dury, che aggiunse alla tenuta alcune proprietà personali, creando così il nome Coche-Dury. Oggi il figlio Raphaël ha più o meno preso in mano le redini della casa vinicola, con l’aiuto della giovane moglie Charline. Dai loro quasi 9 ettari di vigneti producono Bourgogne, Puligny-Montrachet, Auxey-Duresses, Monthélie, Volnay e le loro due denominazioni più famose: Meursault (vari imbottigliamenti) e Corton-Charlemagne. A differenza di altri produttori della regione, hanno resistito al cambiamento e le loro modalità di produzione dei vini sono oggi le stesse con cui li hanno prodotti da tanti anni a questa parte. Amano anche che i loro vini abbiano un po’ di verve, quindi tendono a vendemmiare presto per conservare l’innata acidità delle uve.