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Punteggi dei critici
95 Da Robert Parker
The 2000 Corton-Charlemagne Grand Cru is drinking beautifully today, offering up aromas of fresh peach, oatmeal, brioche, vanilla pod and a subtle top note of toasted sesame. On the palate, the wine is full-bodied, pure and quite structurally open-knit, with an ample core of succulent, expressive fruit, juicy acids and a pure, bright finish. While 2000 is never going to rank as a historic vintage of Coche’s Corton-Charlemagne, it has the considerable merit of being fully mature and utterly delicious, and it surely ranks among the two or three white Burgundies of the vintage.
Produttore
Domaine Coche-Dury
Coche-Dury non è solo uno dei produttori più iconici di tutta la Borgogna, ma anche uno dei più enigmatici. Sembra quasi che per riuscire ad attraversare le porte delle sue cantine si debba vincere alla lotteria. La tenuta non ha un indirizzo e-mail e l’unico modo per riuscire ad avere un appuntamento è via fax. Forse. Ma è improbabile. Alla tenuta sono anche incredibilmente umili. Conoscono bene la grandezza dei loro vini, ma sono ancora dei semplici “vignaioli”. Quello che più gli importa è lavorare le viti e permettere alle uve di esprimere al meglio il terroir. Jean-François Coche, patriarca della tenuta, iniziò a lavorare con il padre nei primi anni Settanta. Nel 1975 sposò Odile Dury, che aggiunse alla tenuta alcune proprietà personali, creando così il nome Coche-Dury. Oggi il figlio Raphaël ha più o meno preso in mano le redini della casa vinicola, con l’aiuto della giovane moglie Charline. Dai loro quasi 9 ettari di vigneti producono Bourgogne, Puligny-Montrachet, Auxey-Duresses, Monthélie, Volnay e le loro due denominazioni più famose: Meursault (vari imbottigliamenti) e Corton-Charlemagne. A differenza di altri produttori della regione, hanno resistito al cambiamento e le loro modalità di produzione dei vini sono oggi le stesse con cui li hanno prodotti da tanti anni a questa parte. Amano anche che i loro vini abbiano un po’ di verve, quindi tendono a vendemmiare presto per conservare l’innata acidità delle uve.