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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
The DRC produced splendid wines in 1990, and the Richebourg is close to reaching its plateau of maturity. A dark ruby color reveals lightening at the edge. The stunning aromatics offer intense aromas of spring flowers, black fruits, licorice, and toasty new oak. Fleshy and medium to full-bodied, with a velvety-textured palate, and sweet fruit, this smoky, rich, complex red Burgundy can be drunk now and over the next decade.
91 Wine Spectator
Ripe and tannic, but smoothly polished, offering several layers of spice, fruit and toast, centered around a tight core of plum and currant flavor. Has richness and elegance to spare but needs cellaring. Tasted twice, with the first bottle showing a decidedly earthy edge. Best after 1997. 1,315 cases made. ?
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.