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Punteggi dei critici
94 Wine Spectator
Very harmonious, with finesse and refinement as the floral and spice notes unfold on the silky texture to a long aftertaste.—Non-blind 2006 DRC tasting (February 2009). Best from 2014 through 2027. –BS
92 Robert Parker
The Domaine's 2006 Grands-Echezeaux is altogether less charming and flattering than its ostensibly lesser sibling, leading as it does with fresh red meat and pronouncedly saline, marine mineral notes even in the nose. In the mouth, this is relatively spare but formidably-concentrated and finely-tannic, with cedar, tartly-edged though ripe black fruits, and alkaline mineral notes that carry into a striking, bloodily carnal and almost briny finish. Here is Pinot Noir in its role as a mirror for human flesh and bone. What I see sends shivers down my spine and excites my imagination, but the wine seems to have no intention of flattering me. I didn't encounter another Pinot at all like this in the vintage, and it should be fascinating to follow for a dozen or more years, but unlike the Echezeaux, I would not plan to open any bottles for at least another 3-4.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.