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Punteggi dei critici
94 Da Robert Parker
The 2011 Richebourg was picked on 7 and 8 September at 28.36hl/ha. It has a very pure bouquet, a mixture of blackberry, raspberry leaf, freshly tilled meadow and a touch of cold stone. It is not a powerful bouquet, but delineated and very focused. The palate is not dissimilar to the Grands Echezeaux on the entry: linear and poised with crisp brambly red fruit. But it swerves another way mid-through, developing a wonderful candied core of strawberry and Morello and a caressing finish sending ripples of pleasure across the senses. In many ways it is a self-effacing Richebourg with charm and candour, but I Richebourg that I suspect may be deceptively long lived. The Richebourg 2011 is a fair prince rather than a grand king. 931 cases produced. Drink 2018-2035.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.