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Clos Mogador 2010 75cl

DOCa | Catalonia | Spagna
Esaurito
Punteggi dei critici
96 Robert Parker
Rene Barbier (Junior) kindly put together a blend of the five barrels that will go to constitute the 2010 Clos Mogador. It has a stricter, fresher bouquet than the 2009, with great minerality and sparkling precision. The palate is medium-bodied with very fine tannins and wonderful purity. It exhibits notes of dark cherries, crushed stone, slate and touches of thyme and white pepper towards the finish, which has immense precision and focus. This is going to be a razor-sharp Clos Mogador – do not wait to place your order! Clos Mogador needs no introduction. Rene Barbier was a pupil of Jean-Claude Berrouet and is one of the “founding fathers” in Priorat as part of the “Gratallops group.” I met him for the first time at his home, located at the bottom of a never-ending winding dirt track and surrounded by vines. He was accompanied by his wife and energetic son, also named Rene and married to Sara Perez (see Mas Martinet.) Their 20-hectare dry farmed, vineyard is located on schistous slate and quartz soil (llicorella) and planted with 40% Garnacha (80-year-old vines) , 20% Carinena, 20% Cabernet Sauvignon and 20% Syrah. The wine is raised in Nevers and Allier oak with minimal intervention.
Produttore
Clos Mogador
Situata nelal zona vinicola Priorat, sulle colline incontaminate sopra Tarragona e non lontano dalla costa nordorientale spagnola, Clos Mogador fu creata negli anni ‘80 da René Barbier. Formatosi in Borgogna e poi all’Università di Bordeaux, ha anche fatto tirocinio in molte tenute e Château in Francia, compreso Château Pétrus. I vigneti di Clos Mogador sono situati sulle terrazze collinari vicine al villaggio di Gratallops e beneficiano di un eccezionale suolo in scisto. Grazie alla sua competenza ed all’uso di tecniche moderne, René Barbier si prende cura di ogni dettaglio. Favorisce inoltre la biodiversità, piantando frutta, mandorli e olivi, oltre aifiori in mezzo ai i vigneti. Considerato un eccentrico, ha insistito nelle sue visioni e si è differenziato ancor più dagli altri produttori locali, in particolare con la sua selezione dell’uva, il suo uso di una pressa verticale vecchia di un secolo, che ha recuperato da una vecchia cantina, così come il suo uso di tini in legno o cemento, anziché in acciaio inossidabile. La vinificazione ha luogo in tini di legno aperti e i vini non vengono filtrati. I risultati finali sono superbi e hanno dato a Clos Mogador una risonanza internazionale.