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DRC Montrachet 1991 600cl

AOC Grand Cru | Côtes de Beaune | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
90 Robert Parker
The DRC was unhappy with their 1992 and will not produce any Montrachet. Those millionaires lucky enough to have access to this rarity, frequently the most concentrated Chardonnay made in the world, should be pleased with the 1991 and 1990. The 1991 Le Montrachet is a fat, unctuously-styled wine made from yields of only 32 hectoliters per hectare. Although rich, it does not have the depth and power of vintages such as 1990, 1989, and 1986. Soft and precocious because of low acidity, it should be drunk over the next decade.
90 Robert Parker
The DRC was unhappy with their 1992 and will not produce any Montrachet. Those millionaires lucky enough to have access to this rarity, frequently the most concentrated Chardonnay made in the world, should be pleased with the 1991 and 1990. The 1991 Le Montrachet is a fat, unctuously-styled wine made from yields of only 32 hectoliters per hectare. Although rich, it does not have the depth and power of vintages such as 1990, 1989, and 1986. Soft and precocious because of low acidity, it should be drunk over the next decade.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.