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Latour (Ex-Château) 1982 300cl

1er Grand Cru Classé | Pauillac | Bordeaux | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
100 Robert Parker
Always somewhat atypical (which I suspect will be the case with the more modern day 2003), the 1982 Latour has been the most opulent, flamboyant, and precocious of the northern Medocs, especially the St.-Juliens, Pauillacs, and St.-Estephes. It hasn’t changed much over the last 10-15 years, revealing sweet tannins as well as extraordinarily decadent, even extravagant levels of fruit, glycerin, and body. It is an amazing wine, and on several occasions, I have actually picked it as a right bank Pomerol because of the lushness and succulence of the cedary, blackberry, black currant fruit. This vintage has always tasted great, even in its youth, and revealed a precociousness that one does not associate with this Chateau. However, the 1982 is still evolving at a glacial pace. The concentration remains remarkable, and the wine is a full-bodied, exuberant, rich, classic Pauillac in its aromatic and flavor profiles. It’s just juiced up (similar to an athlete on steroids) and is all the better for it. This remarkable effort will last as long as the 1982 Mouton, but it has always been more approachable and decadently fruity. Drink it now, in 20 years, and in 50 years! Don’t miss it if you are a wine lover. Release price: ($350.00/case)
98 Wine Spectator
Big and chewy. Full-bodied, with velvety tannins and a long, long currant, berry and cherry character. Underrated. Still more to come in this wine.--Bordeaux retrospective. Drink now.
Produttore
Château Latour
Château Latour fa parte di una categoria a sé, producendo alcuni dei vini più potenti, complessi e irresistibili di Bordeaux. Per secoli Latour è stato il più grande Premier Cru del Médoc, se non di tutta la regione, producendo i rossi più straordinari del mondo anno dopo anno. Considerata la più antica proprietà vinicola di Pauillac, con una storia che risale al XIV secolo, negli anni si sono succeduti diversi proprietari, fino ad arrivare al 1993, quando François Pinault, un industriale francese miliardario, acquistò lo Château. Da allora, pur mantenendo viva la ricerca dell'eccellenza di Latour, Pinault ha apportato modifiche significative, con una ristrutturazione completa della cantina, della tinaia, delle strutture di vinificazione e delle aree di stoccaggio. Ha costruito una nuova sala di degustazione e ha ridisegnato l'architettura dell'edificio principal, e il lavoro di Pinault nell'ottica della modernizzazione continua. Oggi, il team di talento di Château Latour, motivato dalla ricerca della perfezione sia nel vigneto che in cantina, produce tre vini. Preferendo commercializzare i vini dopo l'imbottigliamento, Latour è stato il primo Château di Bordeaux a lasciare il sistema En Primeur, a partire dall'annata del 2012. Uno dei tre vini della produzione, Le Pauillac de Château Latour è un ottimo terzo vino, mentre Les Forts de Latour è un secondo vino decisamente notevole. Le Grand Vin è al vertice della produzione di Latour, e, come tale, è un rosso regale e concentrato, armoniosamente bilanciato, dalla raffinatezza sofisticata.