Adagiata al fondo di un lungo viale di cipressi, a prima vista è facile confondere Château de la Dauphine con Château Margaux. L’aria nobile, distinta e ricercata di Château de la Dauphine lo rende uno dei più formidabili esempi della regione, con documenti che ne attestano l’esistenza già a partire dal 1670. I suoi 40 ettari di vigneto sono esposti a sud, hanno la forma di un anfiteatro e sono impiantati su diversi tipi di terroir intorno a Fronsac. Qui si producono diversi rossi, tra cui l’omonimo Château de la Dauphine, composto al 90% da uve Merlot e al 10% da uve Cabernet Franc. Con la consulenza dell’enologo Michel Rolland, i vini tendono ad avere una consistenza vellutata, con ampio bouquet e dei persistenti sentori di spezie.