Prima di tutto artista e diplomato all’Accademia d’Arte di Firenze, Bibi Graetz ha iniziato a produrre vino sul finire degli anni ‘90 e da allora è diventato uno dei produttori più ispirati di tutta la Toscana. Nato e cresciuto in Italia e senza alcuna preparazione di tipo formale, Graetz produce vini presso la casa di famiglia a Fiesole, un castello chiamato Castello di Vincigliata. Ha deciso fin da subito di concentrarsi sulla produzione di varietà autoctone toscane, soprattutto Sangiovese, ma anche Colorino e Canaiolo, con una piccola quantità di Malvasia Nera e Moscato Nero. Le uve provengono da vecchie viti (che vanno dai 30 ai 60 anni di età) della zona del Chianti Classico, nonché dalla Maremma, dall’Isola del Giglio e da Montalcino. La vinificazione è compiuta in vasche di fermentazione aperte e i vini che ne risultano presentano un colore rosso intenso, scuro come l’inchiostro, dispiegando uno straordinario ventaglio di forza e brillantezza. Il suo vino di punta, il Testamatta, è interamente prodotto da vecchie viti di Sangiovese ed è un rosso potente caratterizzato da note di ciliegia e tabacco. Un’altra caratteristica affascinante dei suoi vini risiede nel fatto che tutte le etichette sono ideate da Graetz stesso, ispirato in ultima analisi dal sole della Toscana. Da artista a winemaker di culto, i vini di Graetz migliorano di annata in annata e sono certamente fra i migliori vini toscani da collezione.